Recensioni

“ Jazz ” Ottobre 1998 …..sotto l’attenta regia di Lino Patruno protagonista già in partenza di un “Remembering Joe Venuti”, in cui - ovvio a dirsi – ha impersonato con credibilità la figura di Eddie Lang, l’indimenticabile virtuoso di chitarra che fu compagno del mitico violinista. L’ingrato compito di far rivivere le invenzioni di Venuti era stato affidato ad un giovane strumentista, Mauro Carpi, il quale ha fatto del suo meglio per conferire un impulso ritmico alle immagini violinistiche Carlo Peroni

“ Musica Jazz ” Ottobre 1998

Tra i vari omaggi, quello a Joe Venuti da parte dei Blue Four di Lino Patruno aveva come protagonista il violinista Mauro Carpi, bravissimo.......

Giorgio Lombardi

“Ritmo” Ottobre 1999 Lino Patruno, che nel 1972 aveva suonato al Teatro Romano con Joe Venuti, si è presentato dopo ventisette anni insieme a Mauro Carpi, un giovane strumentista, sempre di origini sicule, che ripete al meglio lo stile e i modi dello scomparso capostipite dei violinisti jazz Carlo Peroni

“ Ritmo ” Giugno 1999 Così al Patruno-Lang viene affiancato il violinista del momento, Mauro Carpi, un siciliano quasi esordiente ma già in grado di non sfigurare nei confronti del suo illustre conterraneo di origine. Carlo Peroni

“ Chitarre ” Aprile 2002 Carpi rivisita lo spirito dell’epoca con eleganza e ottima tecnica, ben coadiuvato dalla classe dei musicisti chiamati per battezzare questo suo primo lavoro. Stefano Tavernese

“Musica Jazz” Maggio 2002 Il trapanese Carpi è un eccellente musicista avvezzo a percorrere con il violino le strade della tradizione. E lo fa in ottime compagnie ad hoc,parte delle quali è presente,alternandosi qua e là, in questo gradevole disco. il primo a suo nome: sono, come si vede, quotati partner, specializzati in questo affettuoso revival. Con il loro contributo Carpi domina brani classici e composizioni nuove (di Patruno per lo più) in cui riemergono le suggestive atmosfere legate a Joe Venuti e più in qua Stéphane Grappelli, rievocate filologicamente ma non senza una chiara prova di personalità da parte di un musicista preparato e intelligente. Di particolare suggestione, se non altro come documento, è ldolizing, brano registrato al festival svizzero di Ascona di tre anni fa. Fu per i tradizionalisti italiani I emozionante incontro (che già fornì materiale a un disco di Patruno) con il novantaseienne trombonista Spiegle Willcox,un veterano dell'orchestra di Jean Goldkette che sarebbe scomparso appena due mesi dopo. Gian Maria Maletto

“ Corriere del Ticino ” Giugno 2003 Rimarrà comunque magnificamente poetica l’immagine di Lino Patruno Howard Alden e Mauro Carpi (voto 8,5 a tutti) sul palco battuto dal vento a comporre instancabilmente magici accordi in onore del primo violinista nella storia del jazz. Claudio Arissone

“ Ritmo ” Settembre 2003 Così al Patruno-Lang viene affiancato il violinista del momento, Mauro Carpi, un siciliano quasi esordiente ma già in grado di non sfigurare nei confronti del suo illustre conterraneo di origine. Carlo Peroni

“ Chitarre ” Marzo 2004 Oggi Lino rende omaggio all’arte dello storico duo con l’aiuto dei suoi migliori collaboratori, fra cui spiccano ovviamente il violino scintillante di Mauro Carpi e l’agile chitarra di Michele Ariodante, uno dei più esperti specialisti del settore. Stefano Tavernese

“ Axe ” Gennaio 2004 Se da un lato il violinista siciliano Mauro Carpi è riuscito a impersonare in modo straordinario il suo antenato italoamericano, dall’altro sembra proprio che, per riporre in tutta la sua complessità il sound di Lang, un chitarrista solo non potesse bastare Alessandro Zanoli

“ Musica Jazz ”Gennaio 2004

Patruno l’aveva già sperimentato sin dal 1998 trovando in Carpi e Ariodante due controfigure quasi perfette dello stesso Venuti e di Lang.......

Quanto a Carpi offre il meglio di se nelle esecuzioni più swinganti nelle quali riesce a rendere il suo fraseggio più stringato e ritmicamente più incisivo.

Giorgio Lombardi

“ Le Cronache del Salernitano ” Marzo 2004 l’esilarante quanto raffinata, presenza del violino di Mauro Carpi, superba creatura musicale dalle doti di grande equilibrio melodico, nelle cui magistrali esecuzioni rivive il personalissimo stile dell’ indimenticato Joe Venuti. Nicola Botti

“Il Salernitano ” Marzo 2004 Menzione a sé merita il maestro Mauro Carpi, vera e propria reincarnazione artistica di Joe Venuti, che ha impreziosito le già perfette assonanze del quartetto con le eufonie del suo violino, da cui il musicista sa, al meglio, tirar fuori gradevolezze sonore di rara bellezza. Raimondo Florigi

“ The American Rag ” Aprile 2004 I Found A New Baby brings back the Blue Four with Carpi demonstrating that he has listened well. to Venuti. A.C.Stone

“ Musica Jazz ”Gennaio 2005 Mauro Carpi (seducente l’omaggio, bene assecondato dal leader, reso a Venuti in Stringing’ The Blues) Giorgio Lombardi

“The American Rag”Agosto 2005 Carpi fill the Venuti role admirably, playng some hot, inventive solos. He is matched by Patruno on both guitar and banjo. A.C.Stone

“Musica Jazz”Aprile 2006

Sia Ariodante sia Carpi hanno avuto modo dl mettersi in evidenza affianco di Lino Patruno recitando con successo le parti di Eddie Lang e di Joe Venuti in questa occasione il ben collaudato duo ha pensato bene di rendere omaggio al grande Stephane Grappelli e, contestualmente, al leggendario Django. Proprio Minor Swing, una delle più felici composizioni di quella celeberrima accoppiata, costituisce il brano più riuscito del disco, per la carica di swing che alimenta le improvvisazioni dei due solisti e per la magica atmosfera che il trio (in questo caso con Giacomini) riesce a riprodurre, facendoci cullare sull'onda di mai sopiti ricordi. Il violinista si riserva la parte del leone, producendosi in una lunga sequenza di assoli, a partire da Sweet Sue- in cui sembra voler strizzare l'occhio a Venuti, che di quel brano fece un cavallo di battaglia- a Song For Stephane, da I Can't Give You Anything But Love a Take The "A" Train. ln queste esecuzioni Carpi riesce a non scivolare sulla sponda "operistica".

Giorgio Lombardi

“Axe” Settembre 2006 In questo contesto si inserisce il trio i questione, costituito da musicisti che frequentano le sonorità old fashioned da decenni: Mauro Carpi al violino, Michele Ariodante alla chitarra, Giorgio Rosciglione al contrabbasso(sostituito in un paio di tracce da Guido Giacomini)......il progetto si fa notare per tecnica e buon gusto. Insomma, una ricetta classica cucinata da tre ottimi chef. Simone Salvatore

“ Musica Jazz ” Ottobre 1998 Se i brani con la band al completo echeggiano il sound condoniano, quelli delle formazioni ridotte girano nell’orbita dei Blue Four di Lang e Venuti, con il bravissimo Carpi in bell’evidenza. Giorgio Lombardi

“ Pantelleria News ” Gennaio 2012 E’ stata una bella serata, con musicisti di ottimo livello. Ho sentito della bella musica in un ambiente particolare, una nuova chiesa, un bel pubblico che ha apprezzato. M° Riccardo Muti

|<<

>>|

x

1 - 18

<

>